Oggi vi spieghiamo per grandi linee cosa costa fare un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale, per eliminare un divieto detenzione armi, per il caso di revoca di una licenza di porto d’armi oppure per il diniego del rilascio del porto d’armi. È una domanda che ci viene fatta molto spesso.
Le spese legali per il ricorso dipendono da alcuni fattori:
- dalla complessità del caso;
- dal fatto se la persona ha solo la revoca o diniego della licenza di porto d’armi oppure anche il divieto detenzione armi.
Poi abbiamo le tasse fisse da pagare per poter presentare il ricorso.
Il Contributo Unificato è una tassa che bisogna versare allo stato per presentare un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale.
SINTESI
a) Ricorso al TAR per un divieto detenzione armi ex art. 39 TULPS occorre versare allo stato un contributo unificato da 650 euro.
b) Ricorso al TAR per una revoca del porto d’armi occorre versare allo stato un contributo unificato da 650 euro.
c) Ricorso al TAR per un diniego di rilascio di porto d’armi occorre versare allo stato un contributo unificato da 650 euro.
T.A.R. significa Tribunale Amministrativo Regionale.
NOTA: ricorso al TAR per un divieto detenzione armi + una revoca di porto d’armi occorre versare allo stato due contributi unificati per un valore complessivo di 1300 euro.
NOTA: se durante un ricorso al TAR bisogna presentare dei motivi aggiuntivi occorre versare allo stato un ulteriore contributo unificato da 650 euro( si può arrivare a 1950 euro totali di Contributi Unificati e anche più, nel caso di ricorso per Divieto + Revoca o Diniego licenza + 1 Motivi aggiuntivi).
Per questi motivi, noi diciamo sempre, di impostare bene il procedimento amministrativo, non solo per cercare di risolvere il problema subito, ma anche per poter avere buone possibilità di vincere l’eventuale e successivo ricorso.
Occorre partire da “ basi solide” ovvero un buon procedimento amministrativo partecipato, secondo le regole del diritto amministrativo delle armi.
Cercare di evitare eventuali motivi aggiuntivi, onde evitare il pagamento di ulteriori contributi unificati.
Infine, il procedimento amministrativo e l’eventuale ricorso al TAR, devono essere ben ponderati e fatti bene, altrimenti si rischia non solo di perdere la causa, ma anche di essere condannati alle spese.
Considerazioni
Se avete amici avvocati e parenti avvocati, non rivolgetevi al nostro studio, altrimenti si crea una confusione enorme nella vostra testa.
A tutto questo si aggiunge che oggi con Google e con gli smartphone, tutti credono di sapere tutto, invece la confusione aumenta in modo esponenziale, fino a creare un disorientamento totale dell’interessato.
Infine, l’avvocato deve essere di fiducia, o ci si fida oppure meglio rivolgersi altrove.
CONCLUDIAMO ricordando che il porto d’armi non è un diritto ma un interesse.
L’interesse va tutelato in un modo tecnicamente e giuridicamente diverso dal diritto soggettivo.
In questa materia così complessa e articolata, non ci si puo’ improvvisare.
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